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Il team è costituito da due unità di ricerca: l’Università di Napoli Federico II (capofila) e l’Università del Sannio di Benevento. Nell’unità di Napoli è coinvolto anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), per gli aspetti pertinenti alle condizioni di rischio del territorio. Per la sua composizione, il team raccoglie competenze multidisciplinari nell’ottica di affrontare le tematiche ambientali e territoriali, con particolare riguardo al patrimonio geopaleontologico, secondo una visione olistica e di sistema.

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Il DICEA è particolarmente impegnato nello svolgimento di ricerche e studi inerenti al governo delle trasformazioni del territorio, alla sostenibilità, all’innovazione tecnologica, all’analisi del territorio nelle sue componenti fisiche, funzionali e socioantropiche, anche in riferimento alla presenza di rischi naturali e antropici, alla identificazione delle possibilità di sviluppo (anche in chiave turistica) compatibili con le caratteristiche del territorio. Svolge il ruolo di coordinamento scientifico per le due unità di ricerca e lavora in stretta sinergia con l’unità dell’Università del Sannio. Le attività si focalizzano sulle analisi territoriali finalizzate all’identificazione delle vocazioni del territorio, alle criticità anche in termini di sicurezza e stabilità. Il contributo principale dell'unità consiste nella definizione delle possibili azioni da implementare per la valorizzazione dei territori interni interessati dalla presenza di giacimenti geopaleontologici, partendo dai casi delle Ciampate del diavolo e del giacimento di Pietraroja. Svolge un ruolo fondamentale nelle relazioni con gli enti territoriali e le comunità locali, nella diffusione e disseminazione degli avanzamenti della ricerca sia in sedi scientifiche che di ampia diffusione.

Rosa Anna La Rocca, PhD in Pianificazione e Scienza del Territorio, docente universitaria presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Le sue tematiche di ricerca fanno riferimento prevalentemente a tre filoni di studio: la relazione tra innovazione tecnologica e trasformazioni urbane e territoriali; l’integrazione tra territorio, mobilità e ambiente con particolare attenzione alle tematiche della sostenibilità urbana; lo studio di fenomeni a elevato impatto sulle trasformazioni urbane e territoriali con specifico riferimento alle dinamiche del fenomeno turistico in relazione all’organizzazione della città. È autrice di oltre 100 pubblicazioni attinenti al SSD ICAR/20. Dal 2007 è associate editor della rivista scientifica Open Access TeMA. Journal of Land Use, Mobility and Environment.
Ida Zingariello, architetto BIM expert, è PhD Student presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi del Sannio e Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 2014 ha conseguito il Master “Progettista Esperto in Tecnologie Emergenti” presso l’Istituto Nazionale di Architettura e nel 2018 il Master “BIM-Building Information Modeling” presso l’Università “Sapienza” di Roma. Esperta di Architettura Digitale, ha collaborato con studi di progettazione in Italia e all’estero indagando i confini tra l’architettura reale e quella virtuale.
Romano Fistola, è docente universitario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. All’interno dei percorsi didattici e formativi adotta la logica sistemica e la teoria della complessità per la lettura e l’interpretazione del fenomeno urbano. Si occupa, da oltre vent’anni, del rapporto fra le nuove tecnologie e il governo dello sviluppo sostenibile della città. Esperto di Sistemi Informativi Territoriali (GIS), Smart City, Urban Big Data, Intelligenza Artificiale e Urbanistica e applicazioni della realtà aumentata e mista per la prefigurazione delle modificazioni della città, ha pubblicato oltre 150 contributi, fra articoli scientifici e volumi, per edizioni nazionali ed internazionali.
Laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli studi di Napoli nel novembre 1983. Vulcanologo, Primo Ricercatore, in servizio all’Osservatorio Vesuviano dal 1993. Ha coordinato e partecipato a numerose ricerche e progetti sui vulcani italiani e su alcuni vulcani etiopi nell’ambito di finanziamenti nazionali ed internazionali (Gruppo Nazionale di Vulcanologia, MIUR, dal Dipartimento della Protezione Civile, Comunità Europea, da Fondazione con il Sud).Le ricerche hanno riguardato i campi della geologia delle aree vulcaniche e perivulcaniche, della vulcanologia fisica, della stratigrafia, della sedimentologia, della geologia strutturale, della petrologia, della geomorfologia e della geo-archeologia. Le ricerche sono state finalizzate alla definizione della storia vulcanica e deformativa delle diverse aree vulcaniche, della dinamica eruttiva e pre-eruttiva, dei processi di svuotamento delle camere magmatiche e dei processi eruttivi e deposizionali, dell’impatto di alcune eruzioni vulcaniche, ed alla ricostruzione delle interazioni tra comunità umane, anche antiche, e l’attività dei vulcani. Molte ricerche sono state finalizzate e utilizzate per valutazioni della pericolosità vulcanica a medio e lungo temine e per la preparazione di mappe di pericolosità. Responsabile per molti anni della sede Storica dell’Osservatorio Vesuviano. E’ autore di circa 85 articoli scientifici su riviste internazionali e di oltre 100 su riviste nazionali. H-index 32, citazioni circa 5000.Direttore della sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano” dell’INGV dal primo agosto 2022.

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Il DST svolge studi e ricerche nell’ambito delle scienze naturali, geologiche, biologiche ed ambientali anche ai fini della valorizzazione dei siti paleontologici. Si occupa in particolare degli aspetti paleontologici attraverso specifiche analisi sia di carattere geo-paleontologico sia paleo-antropologico. Le competenze dell'Unità nel campo della geopaleontologia sono fondamentali per la corretta impostazione della ricerca in riferimento ai due casi studio dei siti delle Ciampate del diavolo, in provincia di Caserta e del sito di Pietraroja in provincia di Benevento. Le attività si focalizzano sulle analisi geopaleontologiche e sulla costruzione di un database completo per l’identificazione e la collocazione dei reperti paleontologici a fini di ricerca. L’unità coordina le attività di comunicazione con gli enti preposti alla conservazione e alla tutela per la validazione dei protocolli di utilizzo dei dati. Si occupa, inoltre, degli aspetti relativi alla comunicazione ed alla divulgazione scientifica in stretta sinergia con l’Università di Napoli.

Filomena Ornella Amore è paleontologa e docente universitaria presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie (DST) dell'Università del Sannio, dove insegna Paleontologia e Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Paleontologico. Nelle sue attività accademiche e di ricerca, utilizza le nuove tecnologie come strumento innovativo per migliorare la conservazione e la promozione delle risorse paleontologiche. Con oltre vent'anni di esperienza, si è concentrata sullo studio dei cambiamenti paleoclimatici attraverso l'analisi delle associazioni coccoliti. I suoi contributi accademici includono circa 100 pubblicazioni, costituite da articoli scientifici e comunicazioni a congressi nazionali e internazionali.
Carmen Argenio è geologa specializzata nel campo della micropaleontologia e biostratigrafia. Attualmente ricopre il ruolo di assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento. Nel 2022 ha conseguito il Dottorato di Ricerca con una tesi focalizzata sulle variazioni paleoclimatiche, ricostruite attraverso le associazioni di nannoplankton calcareo. Le attività di ricerca sono state in parte svolte all’estero nell’ambito di programmi Erasmus+ Mobility ed Extra EU Mobility. Il suo lavoro si estende anche alla tutela e valorizzazione del patrimonio geopaleontologico, unendo la passione per la ricerca scientifica alla preservazione del patrimonio naturale.
Maria Rosaria Senatore è geologa e docente universitaria. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l'applicazione della geologia classica, della stratigrafia e della sedimentologia. Le sue competenze sono: caratterizzazione ricostruttiva dello scenario geologico e definizione di eventi catastrofici mediante stratigrafia fisica, stratigrafia georadar e sedimentologia della posizione cronologica di numerosi insediamenti archeologici e stratigrafia del Quaternario. Coordinatore scientifico del Progetto "Geo – Archaeo: Metodologie, strumenti e servizi innovativi per lo sviluppo del patrimonio culturale dei Geo-Archeo-Siti”, codice identificativo ARS01_01249 area di specializzazione “Cultural Heritage” – CUP B89C20000880005, Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014 – 2020 (PON “R&I” 2014 – 2020. Collaborazioni scientifiche con: il Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Roma “Sapienza”, con il Laboratorio di Sedimentologia, Dipartimento di Dinamica della Terra e degli Oceani, Università di Barcellona, con l'Istituto di Scienze Geologiche, Università Jagellonica di Cracovia, con il Istituto di Scienze Marine, Consiglio Nazionale delle Ricerche a Napoli, con il Museo Nazionale di Matera.